Temperature ancora molto basse, oggi pero' è uscito il sole e la pista comincia lentamente ad asciugarsi.
Il tracciato è assolutamente identico a quello dell'anno scorso salvo essere scavato un po' di piu' per il passaggio dell'inverno.
Una tipologia di percorso questa di Vallnord che ricorda la scuola inglese, molto diverso da La Bresse, dove con tutte quelle compressioni bisognava essere molto fluidi specie sulle gambe non per niente ha dominato Peat che con quelle gambone aveva molta piu' possibilità... d'escursione degli altri.
Dovrebbe andare meglio per gli italiani ,anche Francesco dice di trovarsi piu' a suo agio qui che alla Bresse.
Brook si trova bene ha chiesto solo a Tomaso di indurirgli un po la nuova boxxer, poi tutto oK non si fanno molti problemi questi Kiwi; sembrano non preoccuparsi altro che della loro manetta, la ricerca dell'assetto non è proprio la loro specialità.
Eccolo in una curva del tracciato.
Insomma tra le due che avevo citato la componente... maori per quanto riguarda la messa a punto è dominante! Un po' è un peccato perchè non ci possiamo esprimere al massimo se non riceviamo input tecnici.
Wyn con la mano ancora immobilizzata (qui' sotto ritratto mentre attira l'attenzione di quelli di Dirt magazine anche mentre fa le foto...) non ha potuto che seguire ai bordi della pista il suo piu' giovane compagno di team, che penso ne senta la mancanza abituati come erano a girare assieme ed a farsi da lepre a vicenda.
Tomy impegnato nel paddock UCI, un po' distante dalla pista non ha potuto vedere gran che, ha lavorato di gran lena per seguire tutti i piloti, fra cui oltre alla ancora non citata Petra Bernhard, c'e' l'inglese Rich Thomas.