lunedì 3 settembre 2012

Zurück von Leogang


La maglia della nazionale ,sempre e comunque una bella soddisfazione

Siamo partiti per l'Austria con uno spirito  alla "De Coubertin" ,l'importante è partecipare e anche e  sopratutto continuare nell'evoluzione, per la quale i test delle  gare ,meglio se di alto livello, è necessario
 Il mondiale  offre ogni anno una vasta visione tecnica dello stato globale dello sviluppo,che finisce per essere comunque e sempre un lavoro collettivo, frutto di tutti coloro che si impegnano con proprie idee nella costruzione e nella tecnica dei mezzi e degli accessori , come tale va osservato per coglierne ed anticiparne i trend Per farlo ed anche farsi venire qualche idea nuova,od accendere una lampadina, il tempo non manca,   da quando si arriva a quei pochi minuti in cui si decide, i tempi sono lunghi,spesso messo a posto la bici c'è il tempo di mettersi a sedere  guardarne la struttura  i particolari  ,cercando di trovare dove poter migliorare ancora  Quest'anno i tempi erano  un po' piu' corti , siamo potuti arrivare mercoledi' sera a sistemare le bici per le prime prove del giorno successivo L'Austria è un paese molto bello ,  e Leogang ,anche se non a livello spaziale  francese, un bel Bike Park che stando a quanto riferitomi rende altrettanto in estate con le bici, che in inverno con lo sci  Cosi' tanto per continuare a  battere sul tasto, nella speranza che ci si smuova un po' di piu' anche da noi.

 Il percorso lavorato , abbastanza completo,  non estremo che non ha prodotto incidenti di rilievo, si è dimostrato però, piu' fisico di quanto supposto in un primo tempo, c'era un bel tratto con scarsa pendenza da pedalare mica male, non avevo mai visto Andrea arrivare cosi' provato,forse anche a causa  degli antibiotici che aveva dovuto prendere per il solito  batterio cha arriva sempre nei momenti cruciali, anche Alex ancora con un fisico minuto ha piuttosto patito ed arrivato dietro anche a dei compagni di squadra piu' maturi, che in coppa di Francia normalmente metteva dietro, Johannes invece aveva acceso l' entusiasmi nelle prove cronometrate con il suo 25° tempo  in un "trenino" italiano che sarebbe stato impossibile da fare apposta  : 23° Vernassa,24° Colombo, tutti a pochi centesimi uno dall'altro!!
 Considerato il fatto che è solo al suo secondo anno di DH al primo di categoria ,con questa stagione praticamente dimezzata dall'incidente di Val di Sole,  essere già in grado di fare questi tempi   tra il fior fiore di una categoria junior mondiale che contava una settantina di partenti, l'entusiasmo è d'obbligo Penso che abbiamo dei validissimi rappresentanti in questa categoria,  peccato che due di loro si sono fatti prendere forse dall'emozione , bravo Colombo che oltre al talento ha saputo avere anche   i nervi saldi  cogliendo un eccellente  14° posto,sono convinto che anche  Johannes ,oltre naturalmente al bravissimo Gianluca  avrebbero rifatto il trenino in finale, se non fossero caduti .
Alberto Ancillotti