Che sia stato un weekend movimentato lo sanno in molti, tra piloti italiani e non solo, ma vuoi per sfortuna o fortuna che sia, accade che la maggior parte delle volte la storia per noi che veniamo da lontano, sia sempre la più rocambolesca e avventurosa di tutte.
Foto per cortesia di Marco Brocanello
Il weekend era partito al giovedì con un bel pò di entusiasmo per la prima gara fuori dal confine della stagione per me (IXS Swiss Cup sul monte Tamaro, poco oltre il confine), ed al contempo il debutto internazionale per nicco che mi ha accompagnato in tutta la trasferta. Come accade ormai d'abitudine al venerdì un problema con la preiscrizione mi ha costretto a non poter provare la pista fino alle 4 del pomeriggio, poi grazie a un piccolo sotterfugio sono riuscito a salire per due giri, purtroppo però mentre provavo il rock garden, vuoi per la fatica per aver spinto la bici o per lo stress delle poche prove, sono scivolato su una radice cadendo con il pieno palmo su una roccia appuntita, il fatto che non fosse solo una botta mi era stato chiaro fin da quando la mia mano tremava mentre il papà di Caire mi mostrava con quanta precisione avesse immortalato il momento.
Al mattino seguente arrivati nel paddock vediamo tantissimi altri piloti tornare a casa per lo stesso problema con le preiscrizioni, fortunatamente riesco a entrare nei 50 ripescati e dopo aver chiesto "some tape" a un amico di George per nastrare la mano salgo per provare la pista bagnata dalla pioggia durante la notte, il fondo non era affatto morbido nonostante la pioggia e continuavo a scivolare nonostante non stessi tirando.
A quel punto non c'era molto da fare, avrei aspettato la qualifica del pomeriggio e nel caso di una buona prestazione avrei stretto i denti per la domenica; mentre eravamo con Mili e Cozzi però, tra una chiacchiera e l'altra esce il comunicato che annullava la qualifica.
Apriamo internet, guardiamo le previsioni e vediamo che la domenica era marcata da lampi fulmini e chi più ne ha più ne metta, nella delusione e tra gli infiniti "Quanto sto a rosicà" che uscivano dalla bocca di Nicco decidiamo di partire prima ancora di sapere se la gara sarebbe davvero stata annullata o no.
Partiamo dalla svizzera alle 5 del pomeriggio, prima sosta all'area di servizio Chianti per un panino, arriviamo alle 3 di notte a Poggio Bustone sperando che la pioggerellina del momento sarebbe bastata a non darci almeno il fastidio di dover cambiare i mud che avevamo montato; faccio due giri di prova, troppo pochi per dividere 4 cadute ma soprattutto per digerire un percorso completamente diverso da come lo ricordavo partito per la prima manche con una fasciatura fatta dalla croce rossa non riuscivo a guidare affatto bene; una caduta e i 12 secondi che mi separavano da un Vincenzi velocissimo mi facevano pensare che avrei fatto bene a tirare i remi in barca e rassegnarmi al fatto che con un pollice lussato, tre ore di sonno e due giri di prova non avrei potuto pretendere più del 4° postodel momento.Tra la prima e la seconda manche però, ho deciso di fare qualche modifica alla bici, ho rimontato il mio affezionato leveraggio 93, ho sfilato un pò la forcella e ho sgonfiato la gomma davanti..
Foto per cortesia di Marco Brocanello
la seconda manche è stata quasi una sfida con me stesso, ho scoperto che dormire poco ti impedisce quasi di pedalare, ma ho spinto fin che ho potuto e sono stato contento di aver vinto, sicuramente in condizioni ottimali avrei fatto un maggior distacco tra me e gli altri, ma sono convinto che questo fine settimana meglio di così non si poteva fare, considerando anche che sono arrivato alla fine con il freno dietro rotto.
Questo è il riassunto di una telefonata di oggi pomeriggio con Tomy, vorrei ringraziare veramente di cuore Cristiano per averci ospitato in casa sua e per averci trattato davvero come re durante questi tre giorni, Tomaso e Alberto per la bici e i ricambi che mi permettono di uscire da qualsiasi inconveniente e la dogana italiana che ci ha stoppato 4 volte su 4 (secondo Cristiano era per il mio profilo da talebano)
Francesco Petrucci
martedì 4 maggio 2010
Francesco racconta il suo fine settimana movimentato!
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