Come avrete letto su MTBnews è uscita una serie di interviste basate su dieci domande
E’ stata una iniziativa interessante sia per i lettori sia anche per gli stessi diretti interessati
Abbiamo potuto conoscere il punto di vista dei principali attori del settore ed anche,in un certo senso attraverso i preamboli,il punto di vista Di MTBnews riguardo agli stessi
Proprio a questo riguardo mi è piaciuta l’introduzione a quelle che sono state le mie risposte e ringrazio di cuore la dinamica testata
Devo dire comunque di non ritenermi un capopolo ,anche se appartengo alla generazione che ha fatto il 68 , neanche un guru, non rientra infine nelle mie aspirazioni diventare un Boss,sono solo un costruttore di moto che si è divertito a cimentarsi in anche in altro campo, questo con il determinante aiuto del figlio
Il fatto di avere un team con alcune decine di piloti iscritti ,il portare inoltre assistenza sui campi ad altri numerosi piloti,sommato al fatto che io e Tommy lo facciamo dal 1993 con conseguente memoria storica, ci mette nella condizione di capire le loro esigenze
Se ci viene chiesto,cerchiamo di rappresentare le loro lamentele verso quella FCI che ,anche se oggi non è piu' un nemico è comunque sempre, un interlocutore difficile
I piloti del team presenti a Caldirola
Rappresentare nel caso tutti, quindi non solo gli amatori, quando mi è sembrato opportuno, ho detto la mia anche a riguardo di Milivinti e Bugnone, in un primo tempo non giustamente considerati nelle convocazioni
L’ho detto come sempre direttamente e senza paure, e vi posso garantire che con la FCI, questo non ti rende la vita piu’ facile
Mi fa molto piacere che, poco considerati prima rispetto ai "giovani", MM e MB, lo vengano adesso e additati quasi come frutto di una certa loro politica e di un avanzamento generale del livello.
Faccio presente e rivendico, che l’unica “politica” è stata( fino a quando li ha avuti )quella di Ancillotti ,che ha sviluppato suoi sistemi e parametri in modo da costituire anche un vivaio di nuovi talenti
Questo non solo intervenendo nelle dimensioni e caratteristiche della bici ma anche,( visto che in questo sport il manico è determinante),dando indicazioni e valutazioni personalizzate per migliorare la guida del pilota,con indicazioni sui correttivi del caso
Questo associato a scelta delle tipologie e luoghi di allenamento , le cose da favorire e quelle da evitare, insomma forniamo sempre una ricetta ed una ricetta personalizzata
Per ovvi motivi, non stò a spiegare quale essa sia ma evidentemente ha funzionato generazione dopo generazione, fino all’ultima , vedi Francesco Colombo(che certamente si è divertito molto di più di tutti i suoi coetanei,visto che ha vinto sia l’italiano sia il circuito)
Eccolo strafelice quando gli abbiamo consegnato la sua DHP, cinque minuti dop saltava già con una grinta incredibile sul nostro campo prova!
Sono convinto che MM e MB sono adesso in grado di darci grandi soddisfazioni e sarà dura anche per gli stranieri,anche per i “nostri”!
Per ritornare al citato “innalzamento” del livello generale degli italiani (salvo loro e Suding) questo non lo vedo, nessun nuovo junior italiano è riuscito a qualificarsi (malgrado ben due anni di tentativi e convocazioni) per una finale di Coppa e anche con il mondiale in casa ,abbiamo raccolto solo un 22° posto
Questo dà il polso della preoccupante situazione,c’è un peggioramento rispetto ai tempi dei Cozzi,Gambirasio Somvi ecc ma anche di Lacchetta ,Minazzo ecc ,dobbiamo avere il coraggio di dirlo
Non nascondiamo quindi il problema addossando colpe inesistenti agli amatori o paradossalmente, considerando il numero crescente negativo quando, come in ogni sport ,è positivo
Il problema vero , è che è ancora insufficente l'afflusso,questo per vari motivi tipicamente nostrali,per il calcio dominante,per la mancanza di strutture BMX capillari come in altri paesi,aggiungerei anche il fatto che... la mamma italiana è piu' ansiosa!
Quindi , cerchiamo di attirarne il più possibile anche con regionali , ben vengano, soprattutto facendoli divertire, intanto non stiamo a guardare se sono figli o no dell’ambiente o vedere delle incredibili ed inesistenti impermeabilità quasi che il circus fosse impermeabile, a nuovi arrivi
Perché mai? forse che i Cozzi i Bugnone i Milivinti lo rendono repellente per i nuovi ? ,direi invece proprio il contrario,costituiscono uno stimolo
Riguardo poi ai “figli di”, per chi ha un minimo di conoscenza dell’ambiente a due ruote è normale considerare la facilità di incontrarne, il DNA si trasmette!
Quale piu' eclatante esempio di “figlo di” di Valentino Rossi,che surclassa fra l’altro il padre (quindi ci sono speranze anche per gli amatori!),per poi vedere che ,anche nel cross, Everts è figlio di.. Harry!, Lampkin nel trial è figlio di.. Arthur! potrei continuare per molto con il figlio di Maddii ,fra poco il figlio del compianto nostro ex pilota ufficiale degli anni 70 e vincitore di tante Dakar Fabrizio Meoni ecc,
Non mi fate pensare al “Motur”che mi prende la nostalgia,comunque ragazzi,le moto Ancillotti vincono sempre! nelle gare d’epoca anche quest’anno 1° ,2° nell’italiano Cross 50cc con Gonnelli e Grossi 1° nella 125cc con Cancelli
Per non dire nella Regolarità/ Enduro, dove il bergamasco Caccia si mette dietro uno stormo di Fantic ed il bresciano Valsecchi Domina la 125 davanti a KTM,SWM ecc
Alberto Ancillotti
martedì 27 gennaio 2009
Intervista su MTBnews
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