Prima di raccontarvi piu' approfonditamante la gara dei nostri ,vorrei parlare e discutere di quali (a parer mio) possano essere stati i motivi della non soddisfacente affluenza, del tono un tantino dismesso di questa gara che, per la logistica, l'eccezionale impianto di risalita, la fortunata situazione climatica, avrebbe meritato molto di piu.Sono interrogativi che è bene porsi da subito,per l'interesse generale della disciplina ,per evitare che si interrompa quella entusiasmante corsa espansionistica che l'aveva fin qui caratterizzata Come mai a Sestola si è fatto un bel bottino di adesioni malgrado il tempo inclemente e qui no?Eppure la distanza che separa i due tracciati non è molta e ben altre appunto come ho detto, sono le capacità logistiche di quello toscano A parer mio bisogna ricercare questa ragione nello stesso motivo chiave che ha determinato la espansione della specialità, la sua capacità di generare DIVERTIMENTO, perchè la stragande maggioranza di chi lo pratica non ricerca il "sacrificio" proprio delle specialità da "fatica" ma appunto la gioia di praticare il gravity,poter girare il piu' possibile una volta alla gara Un gravity moderno,aereo in cui il talento si possa coniugare ed esprimere per quanto possibile, anche con il divertimento Indispensabile a parer mio per ottenere questo, che i percorsi siano tracciati e mantenuti con ottica moderna, per il nuovo modo di guidare per le nuove capacità dei mezzi. A parer mio a Sestola si è interpretato molto bene questa esigenza ,si è capito da parte delle autorità comunali, gestori ecc quanto bisogno ci fosse di "LAVORARE" i tracciati con sponde salti ecc ecc, insomma basta con il "tutto al naturale" in cui si traccia e morta lì senza fare un salto , lasciando a le contropendenze, le radici , l'erosione , al passagio dei riders, il solo compito di completare il percorso.Non è un caso che nella "nostra" tappa di Nusenna dove i ragazzi di spakkabike si sono mossi in questa direzione , l'affluenza è sempre maggiore e malgrado non si tratti di circuito nazionale, facciamo dei numeri simili Sono ormai molti anni che dico queste cose , si potrebbe dire che mi sono perfino un po' rotto, ricordo che cinque anni fà facemmo qualche piccolo lavoro di ammodernamento alla pista dell'Abetone eravamo io, Tomaso,Marco Bugnone ed il Lumini: il tratto dei mirtilli ,un doppietto qualche spondina e la collinetta tipo Wall Ride,punti dove non a caso, si concentravano i fotografi (ci sarà un motivo?)Questa sotto che è sparita quest'anno, per far posto ad un "nuovo" tratto stretto ed "antico" che non mi sembra abbia avuto comprensibilmente e giustamente l'apprezzamanto dei piloti, rimasto per tutta la pista , un unico vero salto all'arrivo e per di piu' vintage.
Brook nel 2009 in azione proprio in uno di quei tratti scomparsi
Anche la formula delle qualifiche il sabato andrebbe sottoposta a discussione, se puo' essere buona per alcuni, per molti è un motivo in piu' per non partecipare, visto come stanno evolvendo le finanze degli italiani e dei giovani in particolare.
Alberto Ancillotti