mercoledì 29 ottobre 2008

Nuove decals per Dhp

Sono da oggi disponibili nuovi colori per personalizzare le vostre Ancillotti Dhp, World Champion, New zealand, verde, rosso,giallo e turchese.
Qua' sotto un assaggio:




From Tecnica


From Tecnica


From Tecnica


Possibilità di personalizzare anche le grafiche,questa è quella che abbiamo fatto per il nostro amico Paky!
From Tecnica


Prezzi:
Kit originale con sfondo giallo 25,00 euro
Kit Wolrd champio, New zealand o colorato verde, turchese, rosso 45,00 euro
Kit personalizzato da valutare in base al lavoro grafico.

venerdì 24 ottobre 2008

Il "caso" Beggin

Come era logico prevedere dal contenuto, l’intervista di Alan ha provocato una vera spaccatura nel mondo della DH, cosa che certo non giova allo stesso.
Per sdrammatizzare un po’ vedo che la frequentazione del sito ha raggiunto livelli da record, un vera impennata! Un argomento che, dato che in campo erano alcuni tra i principali personaggi del movimento, ha fatto audience!
Ma come ripeto ha fatto anche molto danno alla DH, era molto molto piu’ saggio evitarlo, anche perché come sempre succede in questi casi, ci sono stati degli eccessi.
Sarei dunque, in definitiva, accusato di non aver supportato Alan, per questo motivo sarei stato dunque mandato da lui su un’isola deserta nella sua intervista su tutto MTB e per lo stesso motivo, sarei ora al centro di questa nuova polemica, quasi che questa mancanza di supporto risalente a sei anni fa fosse una delle cause del suo disamore ed odierno abbandono.
Io personalmente penso che se Alan fosse arrivato primo degli Italiani al mondiale ed all’europeo, avesse fatto una buona prestazione in coppa, sarebbe stato al via anche l’anno prossimo; non è una colpa sua, è carattere! Alan non supporta l’idea di non essere il primo, del resto lo ammette anche lui nell'intervista
Dunque tornando al “mancato supporto di Ancillotti”, vorrei raccontare una cosa che è davanti agli occhi di tutti, chiunque, dico chiunque anche il piu’ fermo dei nostri piloti, chiunque sia possessore di nostre bici,ha sempre avuto sui campi di gara e fuori, la massima disponibilità ed attenzione, un’assistenza qualificata e direi di piu', appassionata, una caratteristica che ci viene universalmente riconosciuta come fonte delle nostre affermazioni sportive e reputazione di mercato, chiunque sia passato a trovarci sui campi di gara puo’ dire di avere visto me e tomy sempre con le mani sporche intenti a lavorare, questo che facesse bello o che piovesse a dirotto,per sedici lunghi anni.
Per quale motivo logico dunque, non avrei dovuto assistere con lo stesso impegno proprio quello che era allora il nostro pilota di punta?
E’ assurdo! Non stà in piedi!
Nel caso ci sarebbe da domandarsi: sono stati messi in grado di svolgere questa loro funzione?
E qui devo dire che, per mettere le mani sulla nostra, bici dovevamo prima chiedere il consenso e non sempre ci veniva accordato ,noi non disponevamo del libero accesso al nostro mezzo!
Devo dire anche che io e Tomy eravamo anche un po’ spaventati dall’idea che potesse succedere il minimo inconveniente, sentivamo molto la responsabilità ed il peso, della reazione che avrebbe avuto il campione, di fronte ad un eventuale nostro errore, intuivamo già allora, per nostra personale esperienza, che solo finchè si vince ,con delle persone che non ammettono di perdere, tutto va bene.
In queste condizioni si lavora male, molto male, insomma non era come lavorare sulla bici del solare Dal Fitto (quello sì adatto a far “gruppo”quel gruppo che ora Alan propugna ma che non ha mai fatto), e si finisce per non fare tutto quello che avremmo potuto, questo senz’altro
Qualcuno puo’ pensare che non l’abbiamo supportato con consigli, bene, quello che sempre abbiamo detto allora e da subito è che ,se Alan non andava a correre un po’ all’estero, non si sarebbe mai evoluto, addirittura ricordo di aver fatto un esempio preciso: se il giorno che c’è Lione vieni alla Uisp di monte Farneto, Alan, non ti evolvi!
Ricordo di aver telefonato piu’ volte a Morelli per fargli fare coppa e Morelli con molta lungimiranza! mi diceva "non possiamo portarlo è minorenne, ma lasciamolo maturare è giovane!Sì Morelli i piloti maturano come la frutta su gli alberi!
Queste cose mi piace raccontarle, indipendentemente dalla polemica, perché son pezzi di storia dell DH, sono degli aneddoti istruttivi che sarebbe un peccato se venissero persi.
Se avete voglia, visto che adesso le gare sono ferme e siamo tutti in attesa di cosa faranno i nostri lanciatissimi piloti (ogni volta che i risultati sono piu' di spicco, come quest’anno e piu’ la corsa al pilota del vivaio Ancillotti si fa serrata), posso raccontarvi qualche altro pezzo di vita della DH.
Comunque finisco qui con l'"affaire" Beggin o "der Fall" Beggin ,ho detto quello che dovevo dire e ho riferito dei fatti che sono stati sotto gli occhi di tutti all'epoca ed oggi.
Avendo conosciuto come molti vecchi del settore, altri grandi campioni come Bonanomi,Herin,Zanchi,(altro grande uomo di gruppo,vogliamo dirlo l'uomo simbolo della storia della DH italiana), ecc. ritengo che si potrebbe fare, liberamente, un confronto di cosa significhi oltre al campione ,essere un personaggio "serio"dal punto di vista professionale.
Alberto Ancillotti

lunedì 20 ottobre 2008

Intervista ad Alan Beggin su MTBnews

Devo dire che sono rimasto molto stupito dall'annuncio nell'articolo pubblicato oggi da MTBnews e soprattutto dal tono, dagli attacchi a tutto campo, un arrivederci un po' troppo pieno di acidità e di offese per essere considerato un bel commiato provvisorio, come avrebbe dovuto essere.
Certamente è un brutto momento per Alan, la perdita del padre, per la quale tutti in qualche modo abbiamo cercato di fargli avere la nostra vicinanza, basti leggere qui nel nostro blog come abbiamo aperto su Pragelato, ma questo non puo' giustificare una serie di affermazioni a riguardo della mia persona quella del Bicio e quelle su l'ambiente in generale in cui non si salva quasi niente, salvo naturalmente lui, come pilota "serio".
E' un vero paradosso che proprio le persone che hanno piu' pesantemente subito dai suoi reiterati voltafaccia, quelle piu' deluse e diciamolo pure, risentite dal suo comportamento scorretto, siano anche oggetto di offese nel momento dell'addio di "riflessione".
Ci mancava solo che avesse messo tra i colpevoli del clima avverso e del suo abbandono anche la ditta di forcelle che lo aveva sponsorizzato e si è ritrovata all'ultima gara a vederlo correre con una di concorrenza, che il quadro ribaltato era completo!
Spero che rifletta anche su questo e nel caso si scusi di quanto ha detto
La mia opinione su Alan Beggin? Un grande campione a livello italiano, uno stile di guida che mi è sempre piaciuto, leggero pulito e che fra l'altro, ben si adattava alle mie bici, e non per niente Alan, dopo averle provate tutte ad ogni inizio di stagione, finiva sempre per sceglierle.
I risultati sono sempre venuti, con noi ha vinto tutto quello che c'era da vincere battendo perfino l'imbattibile Corrado, in una indimenticabile sfida a Commezzadura.
Certamente la sua corporatura ha avuto un ruolo non positivo, la statura ha la sua rilevanza in questo sport, infatti dopo anni e tante bici cambiate, la tipologia di risultato non è cambiata, fortissimo dove c'è da girare, molto meno dove c'è da far scorrere sul veloce e si ha bisogno di altezza per avere piu' escursione con il corpo.
La mia opinione sulla persona Alan non è altrettanto entusiastica; io penso che un pilota per definirsi "serio" come lui si autodefinisce, dovrebbe essere uno che tiene fede fino in fondo agli impegni, specie se liberamente presi, che capisce che in gioco non ci sono solo i suoi ma anche gli interessi, l'immagine, il diritto alla considerazione degli altri,di tutti quelli che si impegnano a supportarlo, fornendogli i mezzi tecnici, i consigli, l'aiuto sul campo, questo che piova o che faccia bello, che si vinca e anche se qualche volta si arrivi dietro, sempre con grande sacrificio personale.
Noi non abbiamo mai preteso firme dai nostri piloti ci basta la loro parola, noi ci fidiamo, come i piloti si fidano di Ancillotti.
Devo dire che, con tutti quelli, tanti, che abbiamo avuto, solo con lui abbiamo avuto la spiacevole sorpresa di arrivare col furgone ad una gara e di scoprire che correva con un altro mezzo, questo senza essere stati avvertiti, senza che ci fossero stati dei motivi seri, senza che fino ad allora, Alan non si fosse dimostrato piu' che contento del mezzo liberamente scelto.
Immaginate come siamo rimasti io e Tomaso, ma anche Dal Fitto e tutti gli altri nostri del team! Sono cose che ti restano impresse a vita, non mi era mai accaduta una cosa simile, neanche quando facevo le moto dove, anche lì ,ho lanciato tanti piloti.
Un caso? Un brutto episodio isolato? No. Con la stessa incuranza per Ancillotti ha reso lo stesso servizio al Bicio/GT infine ciliegina sulla torta quest'anno
lo abbiamo visto correre, proprio a fine stagione con una altra marca di forcella da quella che lo sponsorizzava.
E' chiaro che, con questi comportamenti, non ci si puo' aspettare di avere reputazione di pilota "serio" o semplicemente simpatia da parte di tutti quelli che gravitano nell'ambiente, nè ci si puo' lamentare di essere "soli" e di trovare sempre meno appoggi da parte degli sponsor, nè soprattutto si puo', da un tal pulpito, accusare altri di danneggiare l'ambiente.

Si raccoglie cio' che si semina.

Alberto Ancillotti

giovedì 9 ottobre 2008

Foot out Flat out Trailer

Tom Deacon del team Ancillotti UK e' uno dei protagonisti del nuovo film Foot Out Flat out.

Guardate il trailer con il talentuoso pilota Elite, recente vincitore del campionato Inglese organizzato da PearceCycles.

mercoledì 8 ottobre 2008

L'Ancillotti Team fra l'alpe di Mera, il mare di Sardegna e la neve di Bellwald!

I nostri ragazzi durante lo scorso weekend si sono sparsi in giro fra la Sardegna, il Piemonte e la Svizzera; tre diverse cornici tutte molto belle, il mare e le montagne con le prime spruzzate di neve come visto sul tracciato svizzero di Bellwald, dove Marco Milivinti ha ottenuto il quinto tempo assoluto nella finale della IXS Cup e primo degli italiani davanti al rientrante Cozzi ed a Lorenzo Suding.

Marco Bugnone e' stato invece impegnato sul tracciato di Carbonia, in provincia di Cagliari, dove ha ottenuto il terzo tempo assoluto, dopo il primo tempo della prima manche nella ormai "classica" Axo Cup.

Per concludere sull'Alpe di Mera si sono ritrovati una 60ina di bikers su una bella pista, molto tecnica e lunga. Fra i nostri Elisa Fantonetti si prende una zuccata al Sabato e solo per stare piu' tranquilla non corre la Domenica. Andrea Aleotti ottiene la terza piazza assoluta amatori ed il secondo di categoria Mastersport.
Un augurio di pronta guarigione al "local" Paolo Alleva, uno dei disegnatori del tracciato, che e' caduto rompendosi una mano.

Che dire altro? La stagione e' praticamente finita e con essa anche un po' di "sana" cattiveria necessaria per affrontare certe gare con maggiore determinazione. Soprattutto e' stata una stagione molto lunga, ma di questo ne parleremo con maggiore calma durante la settimana. Vogliamo dedicare un un momento a tutta la stagione passata e ripercorrere determinate tappe.


L'Ancillotti Team ringrazia gli sponsor, Marzocchi, Formula, Maxxis, Fizik, Campabros.

Gli atleti ringraziano:
Marco Bugnone, AXO Sport
Marco Milivinti, TOS, Salice